Lo spazio come cura aggiuntiva

“Progettazione a prova di bambino: lo spazio come cura aggiuntiva”
Progetto di Tesi di Alice Alghisi e Veronica Capelli // Docenti Relatori Arch. Maura Bianchi, Arch. Ugo Spiazzi

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Il titolo della tesi “Progettazione a prova di bambino: lo spazio come cura aggiuntiva” introduce immediatamente a quelle che sono state le risposte alle problematiche che con questa ricerca si è cercato di affrontare.

Il tema è la riqualificazione della sala d’attesa e l’ampliamento dell’area ludica, con annessa ortoterapia, dell’Ospedale dei Bambini di Brescia.

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L’analisi, svolta concretamente, dello stato attuale del Day Hospital pediatrico, ha evidenziato alcune problematiche e allo stesso tempo l’esistenza di ambienti dove, attraverso un intervento creativo, si potrebbe contribuire sensibilmente a migliorare il benessere delle persone, la qualità, la fruibilità e vivibilità di spazi dove bambini e genitori, in situazione psicologicamente delicata, possono  trovarsi  a soggiornare per lunghe ore.

La progettazione nel suo sviluppo si è posta come obiettivo anche la sostenibilità degli allestimenti, sostenibilità sia nell’utilizzo dei materiali che nella ricerca di una fusione tra interno e esterno, nella convinzione che una forte relazione tra elementi della natura e spazi di vita si possa tradurre in concreto beneficio.  In questa logica lo spazio può assumere il valore di una “cura aggiuntiva”.

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