Orto verticale

Orto verticale

Albarosa Gatti, Marta Gonzalez // Docente Marco Valente

Piccolo Orto verticale

Orto verticale per la coltivazione di fagioli e spinaci da taglio nei paesi poveri e, in particolare, all’interno degli slums e della favelas.

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L’orto è composto da una struttura in tubolare assemblata con giunti in plastica, alla quale vengono appesi dei sacchi che, riempiti di terra, fungono da vasi, e completato da un raccoglitore/ depuratore d’urina con un piccolo recipiente che permette di annaffiare le piante anche in situazioni di carenza d’acqua. L’orto è progettato in modo da essere facilmente riproducibile anche con materiali di scarto.

Lo scopo del progetto è quello di permettere alle popolazioni più povere di avere una fonte disponibile di cibo sano, affinché si riducano i i problemi legati alla malnutrizione e all’anemia (della quale solo in India ne soffre il 90% delle donne tra i 15 e i 49 anni che aspettano un bambino).

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Molte sono le zone del mondo in cui le persone vivono con grande difficoltà. In India, Africa e Brasile e ci c’è parte della popolazione che abita negli slums. Negli slums le persone hanno pochissimo spazio a disposizione; sono aree densamente popolate; le “case” sono costruite con teli e materiali di scarto; in media è presente 1 bagno ogni 1000 abitanti, che spesso fanno i loro bisogni per strada.

La scelta di ciò che andrà piantato nell’orto si basa su una ricerca riguardante le caratteristiche nutrizionali dei vari ortaggi in relazione alle problematiche della malnutrizione. Ciò che arreca maggiori danni all’organismo è la mancanza di proteine e ferro. Le piante più adatte sono quindi i fagioli, piante resistenti che non hanno bisogno di fertilizzante, e gli spinaci da taglio, ricchi di ferro.

(Sono necessarie (con semi OGM non sterili) 25 piante di fagioli a testa per produrre 60 grammi di fagioli al giorno. L’integrazione di spinaci da taglio avviene tramite piantine (nate anch’esse da semi OGM non sterili) che raggiungono i 300 grammi di peso e che ogni 20 giorni sono pronte per essere tagliate).

Il problema dell’acqua

Negli slums l’acqua, oltre ad essere scarsa, non è adatta alla produzione di alimenti perché contaminata da escrementi, prodotti chimici, arsenico, fluoro e minerali. Non essendoci servizi igienici adeguati, spesso le persone fanno i loro bisogni per strada. L’urina può essere resa adatta per innaffiare l’orto semplicemente purificandola attraverso un filtro (composto da una miscela di acqua, segatura e argilla. Il tutto viene pressato e cotto in forno) ed è di per sé stessa, se diluita, un ottimo fertilizzante.

immagini-orto-expo9Selezionato per il concorso
Design for Food and Nutrition
ADI Compasso d’Oro International Award 2015